Il pittore racconigese Rodolfo Allasia
espone le proprie opere alla mostra “Arteotto”
Cavallermaggiore:
Il treno, le valige,la partenza, le
attese, i desideri. Chissà quanti di noi hanno sognato su quei
treni, quanti di noi hanno aspettato, scrutato il paesaggio al di là
del finestrino, incontrato persone con una storia tutta da
raccontare.
L'artista racconigese Rodolfo Allasia
ha deciso di riportare le proprie emozioni sulla tela ad Arteotto,
rassegna d'arte contemporanea che si terrà fino al 4 novembre a
Cavallermaggiore.
<<Torno spesso a guardare il
treno.>> ha ammesso e ha raccontato* <<Mi siedo sulla
panca, in sala d'aspetto, e tendo l'orecchio all'arrivo del treno.>>
Un piacevole ricordo che dura fin
dall'infanzia, un ricordo di gente che sale e scende, di mete
esotiche e di tempi infiniti <<Mi piaceva il ritmo cadenzato,il
fischio lungo, la scintilla sui binari, lo stridio dei freni per
rallentare. Il treno con un sussulto si fermava. Poi, lentamente,
ingranava, accelerava, incalzava e si allontanava. Un punto nero
all'orizzonte che scompare>>.
Il suo è un ricordo che si traduce in
morbidi colori ad olio, che si presenta spesso con un solo colore che
apporta all'opera un valore rievocativo e metafisico.
Il realismo classico che si ripropone e
si accentua con larghe pennellate che non tradiscono i soggetti
dipinti.
Verdure, paesaggi,animali
soggetti umani, Rodolfo Allasia offre il suo punto di vista in opere
che potrebbero essere definite<<Una ricerca pittorica che è
una continuazione storica del realismo esistenziale>>come ha
osservato Paolo Levi, che ha anche proposto<<'E l'erede di
Ferroni e di Sughi e di quell'inquietudine rappresentata da un
semplice gesto>>.
Laura Beltramo
*Le parole sono dell'insegnante e scrittrice Isabella Garavagno
*Le parole sono dell'insegnante e scrittrice Isabella Garavagno
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