Una settimana di stage,una settimana di
incontro,una settimana per ricordare cosa eravamo,come ci esprimevamo
e a cosa giocavamo prima ancora di saper scrivere e contare.
Forse molte ragazze dell'indirizzo
socio-psico-pedagogico del Liceo Scientifico statale G. Ancina di
Fossano,una volta arrivate alle scuole elementari pensavano di
essersi lasciate per sempre alle spalle il mondo della scuola
dell'infanzia,invece dopo anni ci sono ritornate,ma non da
allieve,bensì da osservatrici.
Impressionante è stato il primo
impatto con l'ambiente:ciò che da piccole pensavamo fosse di
dimensioni normali,ora ci sembrava una realtà lillipuziana,frutto
dei numerosi studi montessoriani che avevano promosso una scuola a
misura-bambino,ma ancora più interessante è stato notare il grande
lavoro che c'è dietro ad ogni singolo apprendimento.'E uno
stereotipo largamente diffuso che la scuola dell'infanzia sia un
semplice parcheggio dove depositare i bimbi per alcune ore della
giornata. In realtà il lavoro delle insegnanti è molto
impegnativo:la trasmissione del sapere si attua attraverso una prima
fase di monitoraggio dei bambini,nella quale si cerca di comprendere
gli interessi di questi e poi si elabora un programma di
apprendimento strettamente collegato all'argomento che si decide di
adottare.
Non è sempre facile riuscire a gestire
una classe della scuola materna e la nostra presenza nei primi giorni
ha contribuito a creare un clima di forte disorientamento. Ci siamo
trovate di fronte ad interminabili interviste sulla nostra vita e ai
“perché” tipici dell'età,ma è stato molto piacevole riuscire
ad instaurare un legame di affetto con alcuni bimbi.
Ringraziamo tutti coloro che hanno
contribuito a realizzare quest'esperienza.
Laura Beltramo
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