lunedì 20 agosto 2012

LO SPETTACOLO NELL’AMBITO DI “CULTURE DEL MONDO”

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 Certe volte per viaggiare non serve un biglietto, ma basta andare in piazza Virgilio a Cuneo e prendere posto. L'Oriente si propone con la sua raffinatezza ed eleganza, una musica intensa, ma allo stesso tempo leggera, accompagnata da danze dal sapore esotico. Innovazione e tradizione si conciliano armoniosamente, l'Occidente non rappresenta più un fervido contrasto, ma un'opportunità, quella di arricchire il proprio bagaglio culturale. Il gruppo Hulan strappa lunghissimi minuti di applausi, emoziona e sorprende il pubblico cuneese con numeri strabilianti di contorsionismo che rievocano le opere scultore e del monaco Buddhista Zanzabar, uno tra gli esponenti più importante della storia socio-culturale della Mongolia. Sono esibizioni che affascinano e non escludono nessuno, nemmeno gli dei impersonificati da maschere finalizzate a preparare l'uomo all'incontro che avverà con i demoni dopo la morte. Abolita dal regime comunista, la tradizionale danza di sfondo buddhista era stata riscoperta nell'ultimo decennio del XX secolo aprendo le porte ad artiste intenzionate a diffondere la cultura della Mongolia in Europa e nel mondo. Nel 2008, alla musica e alle danze, sono stati aggiunti numeri di contorsionismo e da qui la fama del gruppo ha raggiunto l'apice del successo con il progetto "L'azzurro cielo" promosso da Franco Battiato, Mauro Pagani e Cristiano De Andrè che ha consentito a Hulan di registrare alcuni cammei per la colonna sonora del film intitolato "Dio mio" (in lingua originale Tenger minii) del premio Oscar Gabriele Salvatores, che uscirà prossimamente nelle sale cinematografica.
Laura Beltramo


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