venerdì 8 giugno 2012

Responsabilità


Ciao ragazzi,

Stasera,ispirata da un video di Julio Velasco,ho deciso di affrontare il tema della relatività del "facile" e "difficile".

La mia esperienza:Quando ho visto questo video ho subito pensato al mio approccio con la matematica.
2 mondi paralleli,ma che non si incontreranno mai.
10 di italiano e 5 di matematica,questo era il mio risultato all'indomani dell'esame di terza media.
Un quadro un po' anomalo e molto desolante.
Ne ho provate di tutte per innamorarmi della matematica(o perlomeno farmela piacere).Volevo farcela da sola,volevo dimostrare a me stessa che ero capace.Eppure la matematica era sempre ostile,perfida nei miei confronti.
In prima superiore,ormai rassegnata,mi sono detta:<<Forse è meglio andare a ripetizione>>
Grazie a Rom e alla sua inesauribile pazienza sono riuscita ad avere la media dell'8 di matematica.
Quest'anno,nonostante le ripetizioni ero a rischio debito.
I 5 erano come l'ombra di Macbeth,il tempo e la paura di non farcela erano i miei principali nemici.
Panico totale,2 settimane fa ho avuto una crisi.
Non volevo e non potevo passare l'estate sui libri.Mi ero impegnata molto e avevo ottenuto poco e nulla.
Odiavo quando il mio vicino di banco con la media dell'8 mi diceva:<< Laura,è una cosa stupida,come fai a 
non capirla?Chiunque sarebbe in grado di fare una cosa simile!>> 
e allora mi sentivo una perfetta idiota,tornavo a casa e mi arrabbiavo con me stessa o con chiunque fosse 
capitato nel raggio di 200 metri.
Ma poi me ne sono fatta una ragione:scrivo per un giornale e ho iniziato a scrivere per un settimanale all'età 
di 13 anni.'E normale ambire alla perfezione,ma come ogni essere umano devo riconoscere i miei limiti e tra 
questi c'è la matematica.

Sport:Nello sport è più o meno così.Ci sono azioni e tattiche più semplici e altre più complesse.
Molte cose sono relative,esse dipendono da alcune capacità fisiche o psicologiche(ad esempio coesione del gruppo,leadership,empatia,capacità di comunicazione...)
Ho sempre amato gli sport di squadra perché in essi sono racchiusi l'IO e il gruppo squadra.
Un mio carissimo amico giornalista scriveva:
"Il baseball assomiglia alla vita, senza la tua squadra non sei nessuno, ma quando conta di più sei solo contro tutti" 

La relatività del facile e del difficile dipende da persona a persona,ma l'impegno,la passione,la dedizione,
il dialogo il confronto,i sacrifici e la voglia di non mollare mai possono mutare l'impossibile convertendolo in possibile.
Basta crederci e non mollare mai.L'essenziale è dare sempre il meglio di sé stessi.
Con questo vi lascio perché si è fatto tardi...
Buona notte...
Laura


Nessun commento:

Posta un commento